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Storia

. Gambettola conta più di novemila abitanti
. Nel Decimario, o libro delle decime, degli anni 1290-1292
. Quel che c'era e quel che non c'è più
. Prof Antonio Lunedei (medico)
. L' attivitę economica gambettolese
. Il vecchio essicatoio del tabacco
CASTRUM BUSCHI


Nel Decimario, o libro delle decime, degli anni 1290-1292, Castrum Buschi viene citato tra le località soggette alla diocesi di Rimini. Le decime erano le tasse che le parrocchie erano tenute a pagare ai loro vescovi e ai loro canonici, o titolari di Chiese.

Nel nostro caso, al momento del pagamento, è presente il prete Berardo di Castrum Buschi. Non si comprende però a quale titolo, dato che la Chiesa di S. Egidio non viene nominata.

La seconda citazione documentata di Castrum Buschi è del 1371.
In quell' anno era legato pontificio in Romagna il cardinale francese Anglic de Grimmoard, fratello di papa Urbano V, e più noto come Anglico. Giunto in Romagna nel 1368, vi rimase fino al 1372.

In data 9 Ottobre 1371, l'Anglico redasse una minuziosa descrizione della nostra regione che intitolò "Descriptio provinciae Romandiolae" e in cui incluse anche Castrum Buschi, località con 26 focolari.
Castrum Buschi, assieme ad altri quarantadue castelli e ville, apparteneva al contado riminese.

Se ai 26 focolari di Castrum Buschi diamo un preciso valore demografico, otteniamo una popolazione di circa 130 abitanti dato che un focolare contava in media 5 persone. Dal punto di vista
"fiscale" il numero di 26 focolari significava però altra cosa: dire infatti che Castrum Buschi aveva 26 focolari significa soltanto che era obbligato a pagare una certa tassa moltiplicata per 26, tenendo conto che solo coloro che godevano dei pieni diritti civili erano soggetti a tassazione.

Dopo il 1371 Castrum Buschi sembra sparire.
Il suo posto viene preso da Villa Buschi ed è con questo nome che il futuro Bosco viene concesso in feudo a Gottifredo di Rodolengo d' Iseo.

(da Rinaldo Ugolini, Gambettola la Villa del Bosco e la Fratta, Bruno Ghigi editore, Rimini, 1986)

 

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